GIORNATA DELLA LEGALITA': 23 MAGGIO 2024
Il 23 maggio 2024 ricorre il XXXII anniversario della “strage di Capaci”, in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo insieme a tre agenti della scorta. Solo due mesi dopo, il 19 luglio 1992, Cosa Nostra uccise anche il Giudice Borsellino e cinque agenti della sua scorta nella “strage di via D’Amelio”.
Questa giornata della legalità non è solo un momento di memoria, ma anche un'occasione per riaffermare i nostri valori di giustizia e di resistenza contro ogni forma di criminalità organizzata e promuovere la cultura della legalità attraverso la cultura e il rispetto delle leggi.
Le mafie si combattono con la formazione, con l'impegno civile e con la partecipazione attiva di tutti noi. Educare alla legalità significa costruire una comunità basata sui valori di equità e giustizia, dove ogni cittadino si sente responsabile del benessere collettivo.
“La lotta alla mafia è una battaglia di legalità e di civiltà”, ci diceva Giovanni Falcone. Ci raccomanda don Ciotti, “diciamo con forza che non basta scrivere le leggi nei codici se prima non le abbiamo scritte nelle nostre coscienze perché sono troppe le coscienze passive, un po’ addomesticate che trasformano la legalità in qualcosa di strumentale, malleabile, calibrata a seconda degli interessi.”
E allora vogliamo dare un senso a questa giornata, di memoria e cittadinanza, attraverso le parole di Rita Borsellino: “La mafia, le mafie, sono egoismo, violenza, schiavitù, paura. Lottare contro di esse significa restituire dignità all’uomo. Per questo occorre acquisire consapevolezza, conoscere, condividere. Consapevolezza dei contesti e delle situazioni. Conoscenza delle storie di vita e di morte delle tante, troppe vittime consapevoli o inconsapevoli. Condivisione delle scelte che hanno contrassegnato i percorsi e far sì che tutto ciò diventi memoria. Memoria nelle scuole, nelle carceri, nei quartieri, fra la gente. Memoria operante che ci abitui a sentire «… quel fresco profumo di Libertà».